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Infissi, incentivi per la sostituzione (2019)

Gli infissi, termine impropriamente utilizzato nel linguaggio comune per definire i serramenti esterni, sono quegli elementi architettonici di chiusura che mettono in comunicazione l’interno di un edificio con l’esterno. Hanno prevalentemente lo scopo di consentire l’accesso alla nostra casa nonché quello di garantire l’adeguata illuminazione ed aerazione agli ambienti interni.

Dal punto di vista termico rappresentano (purtroppo) uno dei punti deboli più significativi dell’involucro edilizio ed incidono notevolmente sull’efficienza energetica dell’intero edificio. Basti pensare che un metro quadro di infisso tipico di un abitazione anni ‘80 e (per es. telaio in legno e vetro singolo), disperde circa quanto 10 metri quadri di una muratura in blocchi di laterizio da 30 centimetri di spessore. Un rapporto di 1 a 10! E questo senza considerare le altre dispersioni termiche associate, come quelle per ventilazione, causate dalla loro scarsa tenuta d’aria (spifferi).

Meno dispersioni termiche

La sostituzione dei vecchi serramenti, in particolare quelli installati prima degli anni 2000, rappresenta quindi un ottimo investimento di riqualificazione energetica che assicura una notevole riduzione delle dispersioni termiche della nostra casa e quindi un miglior comfort negli ambienti interni.

Quanto costa sostituire gli infissi?

Difficile dirlo. Il prezzo dipende da tante variabili, come il materiale e la qualità dell’infisso, il costo di trasporto ed il costo della manodopera per il montaggio. La cosa migliore è fare preventivi “reali” dai serramentisti, ma in linea di massima possiamo dire che nel 2018 in provincia di Cagliari i prezzi si siano attestati mediamente sui 350-400 €/mq per il PVC, 550-600 €/mq per il legno ed alluminio. Una spesa abbastanza onerosa quindi!

Quali incentivi per la sostituzione degli infissi?

Fortunatamente da qualche anno sono disponibili degli incentivi fiscali, sotto forma di detrazione IRPEF, a sostegno della ristrutturazione edilizia e del miglioramento energetico degli edifici. Ad oggi, possiamo quindi scegliere tra il bonus casa (ristrutturazione edilizia) e l’ecobonus (riqualificazione energetica). Difatti entrambi garantiscono un “rimborso” del 50% delle spese sostenute per la sostituzione dei nostri vecchi serramenti.

Che differenza c’è tra i due bonus?

Sino alla fine del 2017 la differenza sostanziale riguardava la percentuale di detrazione delle spese: 65% per l’ecobonus e 50% per il bonus casa. Per questo motivo la scelta ricadeva maggiormente per l’ecobonus in quanto garantiva il risparmio maggiore in caso di sostituzione dei serramenti esterni. Dal 2018 invece le percentuali sono identicamente fissate al 50%. Nessuna differenza quindi nella detrazione finale. Anche se lo sgravio fiscale è identico in entrambi i casi, i bonus rimangono comunque sostanzialmente differenti.

Bonus casa (art. 16bis Dpr 917/86)

Per accedere al bonus casa, valido solo per immobili residenziali, occorre aver preventivamente presentato al Comune di competenza una pratica di manutenzione straordinaria o risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.

Le altre casistiche, come manutenzione ordinaria, non garantiscono l’accesso a tale bonus. La spesa massima ammissibile è 96 mila euro, comprese persiane e spese tecniche. Dal 2018 è prevista la presentazione di una pratica al portale ENEA entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori (salvo diverse specifiche normative). Pena la perdita della detrazione.

Ecobonus (art 1, Legge 296/06)

Anche se, a rigor di logica, per la sostituzione degli infissi occorre sempre e comunque presentare al Comune una pratica, di manutenzione ordinaria o straordinaria (per esempio), per accedere all’ecobonus, non è obbligatoria la conservazione degli atti amministrativi rilasciati dal Comune, cosa prevista invece per il bonus casa.

L’edificio, non per forza ad uso residenziale, deve essere dotato obbligatoriamente di impianto termico di riscaldamento e i nuovi infissi devono avere una trasmittanza termica inferiore ad un limite imposto (tabella 2 del D.M. 26/01/2010, 2,1 W/m2K a Cagliari e provincia). La detrazione massima in questo caso è valida sino ad una spesa di 60 mila euro. Anche per l’ecobonus è obbligatoria la comunicazione al portale ENEA entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori, ma in questo caso la pratica è più “corposa”, in quanto sono richiesti più “dati tecnici” rispetto alla comunicazione prevista per il bonus casa.

Allora quale bonus scegliere?

Dipende. Se la sostituzione dei serramenti fa parte di un intervento di riqualificazione energetica più grande che coinvolge anche l’involucro disperdente, come muri e coperture, conviene optare per l’ecobonus in quanto la detrazione fiscale sale al 65%. In caso contrario il consiglio è quello di scegliere il bonus casa, in quanto in concomitanza con i lavori di ristrutturazione (o manutenzione straordinaria) si possono portare in detrazione anche le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (non inferiori alla classe energetica A+) per una spesa massima di 10 mila euro.

Per informazioni più specifiche vi rimando ai seguenti link:

Vademecum Ecobonus
Vademecum Bonus Casa